La prima revisione del veicolo deve essere effettuata 4 anni dopo la sua prima immatricolazione. Successivamente, le revisioni devono essere eseguite ogni due anni.
Queste scadenze si applicano a: Autovetture; Autocaravan; Autoveicoli per il trasporto di cose o ad uso speciale con massa complessiva non superiore a 3.500 kg; Motoveicoli e ciclomotori.
Invece, la revisione annuale è obbligatoria per: Autovetture adibite a servizio taxi o noleggio con conducente; Autoveicoli per il trasporto di cose e rimorchi con massa complessiva superiore a 3.500 kg, Autobus; Autoambulanze;Veicoli atipici.
Le auto a GPL richiedono una maggior attenzione manutenzione. Nonostante questo,
le bombole a GPL non vanno revisionate secondo la legislazione italiana
attualmente vigente. Può sembrare strana la mancata revisione di una parte
così delicata e potenzialmente pericolosa del veicolo, ma c’è un motivo.
Infatti l’impianto presente sulla vettura già prevede l’installazione di
particolari elettrovalvole che sono perfettamente in grado di mettere in
sicurezza l’autoveicolo, anche nel caso di un sinistro stradale o di un
incendio.
Ma allora perché fare la revisione delle auto a GPL? In effetti la revisione
vera e propria per i veicoli bifuel e GPL, consiste essenzialmente nella
sostituzione delle bombole ogni 10 anni. Questo tipo di intervento prevede un
check completo anche di queste altre componenti:
I serbatoi delle auto a metano, a differenza del GPL, necessitano un tipo di
revisione diversa. Un controllo periodico deve essere effettuato ogni 4 o 5 anni
tenendo sempre conto dell’immatricolazione del veicolo e in particolare
dell’ultima revisione effettuata. Bisogna fare attenzione però, a quale tipo di
bombole a metano sono state installate sul veicolo e specialmente a quale
normativa nazionale siano omologate. Per chiarire le idee di seguito un semplice
schema all’interno de quale è possibile capire a quale categoria appartenga la
revisione da effettuare e con quale cadenza: